(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
A volte sento un freddo alone che mi circonda
e so che sei tu.
Mi conosci,
perciò ti chiedo,
perdona il mio egoismo:
la tua morte è stata la mia vita.
Eppure ti dico
che se davanti a me ti presentassi,
ti prenderai la mano e la stringerei
fratello o sorella che tu sia.